L’art. 19 comma 2 lettera c) del d.lgs n. 286/98 stabilisce che non è consentita l’espulsione degli stranieri conviventi con parenti entro il secondo grado o con il coniuge, di nazionalità italiana.
Ciò significa che i parenti entro il secondo grado (*), non possono essere espulsi e hanno diritto ad un permesso di soggiorno per motivi familiari.
Requisiti richiesti
Chi è in Italia senza un permesso di soggiorno, ma ha un parente cittadino italiano – entro il secondo grado – ha diritto ad un permesso di soggiorno per motivi familiari.
Necessaria però, per il rilascio del permesso, è la convivenza con il parente italiano.
Se manca la convivenza nella stessa abitazione, la Questura può rifiutarsi di rilasciare il permesso. Infatti il divieto di espulsione non è collegato solo alla parentela con il cittadino italiano, ma anche ad una convivenza effettiva con quest’ultimo. Se viene a mancare la convivenza, il soggetto straniero sarà di nuovo espellibile.
Come si fa a comprovare la convivenza? Una volta richiesto il permesso di soggiorno, presso l’abitazione del cittadino italiano, verranno effettuati periodici controlli da parte delle forze di polizia.
I presupposti per chiedere un permesso di soggiorno grazie al fratello o alla sorella cittadini italiani, sono quindi due:
- lo straniero deve essere parente del cittadino italiano entro il secondo grado;
- è necessaria la convivenza tra lo straniero e il cittadino italiano nella stessa abitazione.
Documenti necessari
- copia della carta d’identità, carta di soggiorno, permesso di soggiorno del dichiarante;
- copia della carta di identità del/la cittadino/a italiano/a;
- modello cud, ultima busta paga del dichiarante;
- certificati attestanti il legame di parentela, tradotti e legalizzati (o con Apostille se provenienti da un Paese esente da legalizzazione) dalla Rappresentanza diplomatico/consolare italiana.
Come richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari?
Il permesso di soggiorno per motivi familiari si richiede in Questura con i documenti che attestano il legame di parentela, tra cui: copia dell’atto di nascita del cittadino straniero, copia dell’atto di nascita del cittadino italiano.
Attenzione: tutti i documenti devono essere rilasciati dallo Stato estero di provenienza e non dai Consolati esteri presenti in Italia.
Inoltre, tutti i documenti che dimostrano il vincolo di parentela devono essere legalizzati o apostillati e tradotti dall’Ambasciata italiana del proprio Paese d’origine.
Fondamentale sarà inoltre la cd. dichiarazione di presa in carico da parte del fratello/sorella italiano, dove si dichiara di prendere in carico il proprio parente straniero e di fornirgli un alloggio.
(*) Parenti di primo grado: figli e genitori.
Parenti di secondo grado: fratelli e sorelle; nonni e nipoti.
Parenti di terzo grado: nipote e zii; bisnipoti e bisnonni.
Parenti di quarto grado: cugini.
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